CAMMINO DELL’UNIONE,giorno 4

DA ZOCCA A GUIGLIA

Sveglia presto questa mattina, il cielo sembra non dei migliori, quindi prepariamo lo zaino e ripercorriamo i nostri passi fino a Zocca, dove con nostro stupore c’è la fiera della castagna, (peccato essere arrivati il giorno prima).

La tappa di oggi, così come quella di domani, sarà prevalentemente in discesa; infatti nel giro di nemmeno un ora, arriviamo a Zocchetta, borgata caratterizzata da case in sasso e da una villa fortificata, molto bella, ma che non dispone di notizie storiche.

Giusto una sosta per due foto, poi ci rimettiamo a camminare, sempre in discesa ovviamente, e come per magia arriviamo a Monte Corone, un borghetto posizionato sul cucuzzolo di una collina, sembra una cartolina talmente è bello.

Da Monte Corone parte un sentierino sulla sinistra che ci porta in mezzo a castagneti spettacolari, dove la vista cade sul sasso di Sant’Andrea, un masso di arenaria e calcare, (diciamo il fratello minore dei Sassi di Roccamalatina) che spunta dal terreno per quasi 30 metri e totalmente libero da piante e arbusti sulla superficie, questa “libertà” regala una vista pazzesca sulle colline e su la pianura emiliana. Ovviamente ci saliamo, non mi voglio perdere questo panorama.

Questo posto è il terzo elemento di spessore paesaggistico del cammino, direi che sia il Monte delle Croci, i Sassi di Roccamalatina e questo rappresentano a pieno le bellezze del nostro territorio.

Su questo bel sasso una sosta di almeno mezz’oretta è d’obbligo;

dopo questo bel riposino rimettiamo i piedi sul sentiero e ritorniamo al centro del castagneto, il rischio di prendere un bel riccio in testa è bello alto, ma stranamente arrivo alla fine del bosco senza nessun bernoccolo, una piccola vittoria personale.

Usciti dalla selva, ovviamente, continuiamo la discesa, questa volta verso Monte Orsello, qua avremo davanti la prima salita degna di nota, 50 metri di stradello verticale che evita una strada molto trafficata e ci porta fino in paese.

Salutata la chiesa, (unica cosa degna di nota del paese) torniamo a scendere, ormai Guiglia è veramente vicina. Il tratto che divide i due paesi lo si percorre in mezzo alla “cavedagna” (stradella che divide due appezzamenti di terra coltivata). Durante questo tratto ci si imbatte in un pellegrino di legno, molto bello e simpatico.

Il nostro camminatore ha dedicato una poesia a noi viandanti, visto che a leggerla si stancava ha deciso di appenderla a un albero, questa dice:

“VIANDANTE che scali monti per vedere orizzonti, anima errante con sete di verità che cerca la solitudine per trovare la compagnia, mente vagabonda e pellegrina che più vola e più cammina, arriva e se ne và. Il cammino è la vita. Tu dove vai?”

Ovviamente non rispondetegli se no vi possono prendere per pazzi…

Dopo aver salutato il pellegrino ci immettiamo in una strada asfaltata che ci porta fino a Guiglia, sono le 13.40, questa giornata di cammino è volata.

Orario un po strano per andare a cercare del cibo, ma ci proviamo lo stesso, per nostra fortuna troviamo la Locanda Sbrigati, posto nel centro del paese e convenzionato per “noi” pellegrini del cammino. Menù fisso di gnocco fritto e crescentine (tigelle) a soli 15€, troppo.. io non credo, guardate che tavola piena, nella foto mancano i formaggi e il gnocco fritto.

Con la pancia piena andiamo a vedere il castello di Guiglia, struttura enorme e apparentemente moderna, a causa di tutti i lavori di ricostruzione fatti, ma ricchissima di storia, si pensi che le prime fonti risalgono al 890, assurdo!!!!

Questa sera, la tenda la metterò al Nano Glamping, struttura messa a disposizione da Casa Galassi, a pochi chilometri fuori da Guiglia. I proprietari sono talmente gentili che mi offrono la cena e parlando vengo a scoprire che sono gli ideatori di questo cammino. Che fortuna spacciata e tutto per caso, visto che era l’unico posto attrezzato per tende della zona. Dopo una bella carbonara e tante chiacchiere mi avvio in tenda, alla fine questa giornata è stata clemente con la pioggia, speriamo duri anche questa notte.

Pubblicato da thefoodshiker

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