Da bivacco Ana Montemaggiore a Resia
Apro gli occhi, guardon il cellulare, sono le 6, richiudo gli occhi per un oretta ma il picchiettio della pioggia sul tetto non fa riprendere il sonno, piove, diluvia, mi rigiro nel letto fino alle 7.30, piove ancora, sempre più forte; insieme a Oscar decidiamo di aspettare fino alle 9.
Passa un’altra ora e mezza, non cambia niente, decidiamo lo stesso di partire, non possiamo stare fermi in un posto senza cibo e senza connessione.
Carichiamo gli zaini in spalla e ci copriamo con le mantelle, la tappa di oggi è abbastanza lunga, quasi 23km con 1200m di dislivello positivo e 2000 di negativo, (si torna ad altezze collinari).
Iniziamo con una discesa che nel giro di 90 minuti ci porta a fondovalle, al passo di Tanamea a quota mille metri, cerchiamo un riparo dalla pioggia per qualche minuto, sentire l’acqua che cade sopra il cappuccio ti fa esplodere la testa, che fastidio!!!<
La pioggia non ci da tregua, così riscendiamo dall’altro versante, direzione Stalli Gnivizza, dove tramite Mappe vediamo la presenza di un bar segnato come aperto, che bello non vedevamo l’ora di un posto caldo e al coperto.
Raggiunto il piccolo villaggio troviamo tutto chiuso, compreso il bar, il cartello cita: “aperto (in grande) il venerdì, sabato e domenica (in piccolissimo).
Con molta rabbia cerchiamo almeno un posto al coperto, troviamo riparo sotto una tettoia dove è presente un tavolo con due panche. Ci togliamo le matelle e gli zaini, che sollievo, ci sediamo e organizziamo un pranzo stellare, Oscar si mangia una scatoletta di tonno con del pane, mentre io un barattolo di ragù e una mela (non insieme).
Ma la tappa non è ancora finita, ci manga un’altra salita e una interminabile discesa.
Ricarischiamo tutto in spalla e ci rimettiamo in cammino sotto la pioggia, percorriamo strada asfaltata per nemmeno 400m e svoltiamo a sinistra imboccando un sentierino che ci avrebbe portato in cima al passo di 1348m, salita di per sé non impegnativa, ma la pioggia fa sembrare tutto molto più complicato.
Andare in salota mentre piove non è tutto questo divertimento, ma si fa, mentre scendere è tutta un’altra cosa.
Il terreno diventa un tutt’uno con lo scarpone, i tuoi piedi non hanno più aderenza al suolo, è come pattinare e chi pattina molto volte può cadere.
Eccomi qua, sarò scivolato per terra almeno 4 volte! Ahahahahah.
I pantaloni e la mantella avevano cambiato colore, ero tutto sporco di terra fino alle mani.
Per fortuna arriviamo a delle case abbandonate, mi fermo, mi do un po giù hai vestiti e riprendo a camminare, mancano solo 4 km al primo paese e in meno di un ora arriviamo al centro abitato, d’ora i avanti, fino alla fine della tappa, è tutto asfalto (3km), almeno non si scivola.
Approfittiamo del suolo duro per pulire le suole degli scarponi e a forza di sbatti per terra arriviamo a Resia, comune sparso della provincia di Udine.
Approfittiamo della presenza di una foresteria per prendere 2 posti letto, per fare una doccia e per asciugare tutta la nostra roba.
Notiamo che il prossimo paese è a 4 giorni di cammino, quindi dobbiamo fare scorte di cibo, sono le 18 orami è tutto chiuso, quindi prendiamo la decisione di stare fermi domani per fare tutte le provviste e per provare a l’avere qualche vestito.
Questa è una sosta studiata, quella di qualche giorno fa è stata solo un piccolo imprevisto.
Andiamo a svaligiare il piccolo alimentari.