Da Passo di Pramollo a Cason di Lanza Tappa breve, solo 10 chilometri, non avevamo forze data la giornata del giorno prima. Sveglia sul tardino sono quasi le 7.30, prepariamo il tutto, facciamo colazione e alle 8.30 si parte, ma c’è un problema, non abbiamo acqua, non ci sono fontane in zona, nessuna struttura alberghiera è aperta, proviamo a suonare a qualche campanello, ma niente, ci manca solo un albergo, per caso vediamo un signore che apre una finestra, ci fiondiamo da lui per chiedere dell’acqua e con una gentilezza fuori dal comune ci riempe le bottiglie. Ora si che si può iniziare, partiamo subito in salita, che in meno di 1 ora ci porta a 1800m un bell’inizio tosto, le gambe bruciano e ogni passo è una sofferenza. La salita termina sotto la cima del monte Madritschen, dove sulla sommità c’è una delle stazioni sciistiche più importanti dell’Austria, decidiamo di uscire dal sentiero per entrare in nel Paese affianco alla ricerca di qualcosa da mangiare per il pranzo e per un eventuale cena. Una marea di persone, che saliva e scendeva dalle seggivie, riempiva la sommità del monte, (un lunedì mattina, famiglie con bambini, bar aperti, una cosa che in Italia è piuttosto rara). Entriamo nel bar e ci iniziano a parlare in tedesco, gli facciamo capire che siamo italiani ma loro continuano nella loro lingua, da dietro al bar spunta una ragazza che parlicchiava inglese, gli chiediamo dei panini da portare via, un caffè e un tè da bere al banco. Le bevande ok, ma per i panini ci porta solo il pane, non ha salumi da mettere dentro, li prendiamo, ringraziamo e usciamo (dopo aver pagato). Una cosa che mi da una rabbia, siamo sul confine, non in centro a Vienna, qualche parola di italiano la puoi imparare. Il problema è che anche nei primi comuni in Italia parlano in tedesco, i cartelli sono in crucco e così via. Una differenza abissale tra i confini con la Slovenia, dove tutti parlano Italiano, i paesi di la dal confine sono in italiano, i cartelli sono in italiano, (questo perché durante la guerra mondiale era territorio italiano, ma adesso no, potrebbero evitare tutto questo “italiano”, invecie no). Dopo questo sproloquio, riprendiamo a camminare, scendiamo dal monte e risaliamo su quello davanti, arrivando a un bivacco molto bello e nuovissimo, il Bivacco Lomasti, decidiamo di pranzarci dentro riempiamo i panini con ragù e insalata, quello che c’è dentro agli zaini. Con la pancia piena riprendiamo la camminata, un bel tratto di crinale ci apre la vista sulle lontane montagne dell’Austria del Nord, bello bello, passando sotto al l’imponente Trogkofel, che con I suoi 2281m è il monte più alto della zona. La discesa dal crinale è tutt’altro che semplice, il sentiero è un fiume, a causa dello scioglimento dell’ultima neve, e dove non è presente acqua c’è uno strato di melma che ti fa affossare gli scarponi, diciamo una vera e propria impresa riuscire ad arrivare a valle. Ci arriviamo dopo 2 ore e mezza, 2.30 per fare 6km è davvero troppo!!! Arriviamo in una Malga, totalmente in ristrutturazione, la proprietaria ci propone di dormire in una struttura al chiuso, e ci offre della torta, mi sembra di essere tornato al sud!! Che fantastica signora!!! Sono solo le 16, ma i nostri corpi hanno bisogno di riposarsi, accettiamo il tutto e ci accomodiamo nella casetta. Molto molto bello, a parte qualche cacca di topo. Ci rilassiamo per il pomeriggio e poi via a letto, dopo la cena ovviamente!!






