Dal campeggio Collina al rifugio Calvi Ultima tappa del Friuli Venezia Giulia. Si inizia tutti puliti, che meraviglia, i primi 5 km non si sentono nemmeno, si vola, si vede che il giorno di riposo è servito. Arriviamo in un ora al passo Volaia, dove passa il confine con l’Austria, oggi è anche l’ultimo giorno che calpestiamo terra crucca, ammiriamo il lago che c’è sottostante e proseguiamo la tappa con una lunga discesa carrozzabile che ci fa scendere di 400m. Arrivati nella valle sottostante non abbiamo nemmeno il tempo di guardarci attorno che inizia subito un’altra salita, la più ripida della giornata, ma non la più lunga, che ci porta al Passo Giramondo, tappa perfetta per un pranzo veloce. Mangiato il panino ci rimettiamo in cammino, ovviamente in discesa, arriviamo a Quota Pascoli, piccolo museo di guerra all’aperto, con trincee e qualche monumento. Purtroppo la strada è ancora molto lunga siamo solo a metà tappa, manca solo di finire la discesa poi si sale, si sale tanto, dobbiamo arrivare a 2300m, intanto pensiamo ad arrivare a 1500m a una malga dove l’unica cosa bella era la fontana d’acqua. Abbeverati iniziamo la salita, 800m di dislivello positvo per arrivare al passo di Sesis dove c’è un bivio, a destra la salita al monte Peralba e a sinistra la discesa al rifugio Calvi. Scendiamo, siamo stanchi e affamati, la salita la facciamo poi domani, tempo permettendo. Arrivati al rifugio mangiamo e andiamo a montare subito le tende, questa notte si dorme a 2164m speriamo che non sia freddo.




















