Da Rifugio Rinfreddo al Rifugio Locatelli
Nebbia, un risveglio con i fiocchi, tutto bagnato!!!!! Anche oggi si parte verso le 9, aspettiamo che si asciughi il tutto e via.
Partiamo per andare nel cuore delle Dolomiti di Sesto, queste sono zone dove da piccolo venivo sempre a fare delle scampagnate con i miei genitori, è come se facessi un salto indietro nel tempo, ogni cartello che vedo mi ritornano in mente le piccole gite, le malghe, come quella di Coltrondo, una fermata è d’obbligo, anche perché dobbiamo fare colazione e prendere il pranzo e la cena.
Anche 15/18 anni fa c’erano le mucche Highlander, quelle tutte pelose e con le corna enormi, entriamo e ci prendiamo un bel succo di mirtilli e una fetta di torta, facciamo due chiacchere con il proprietario e prendiamo il pranzo.
Ripartiamo, un sentiero in discesa nel bosco ci porta in nemmeno un ora al passo Monte Croce di Comelico, uno spartiacque tra il Veneto e l’Alto Adige.
La tappa di oggi è prevalentemente in Sud Tirol, attraversiamo la statale e ci immettiamo nel bosco, tappa del pranzo i Prati di Croda Rossa, dista solo 5 km dal passo, ma grazie a un sentiero di facile percorrenza in un ora siamo davanti al rifugio Rudi dove un bel piatto di canederli non ce lo vieta nessuno. Con il pancino pieno riprendiamo il cammino, un bella discesa ripida ci riporta a valle, ma non in una comune, nella fantastica Val Fiscalina, un vero uragano di emozioni, era tantissimo che non ci venivo, da piccolo era sempre uno dei miei giri preferiti.
Ma oggi sarà solo la fine della pacchia e l’inizio dei dolori. La percorriamo tutta e arriviamo sotto un diluvio estivo, al rifugio Fondovalle, prendiamo un caffetino e riempiamo l’acqua. Da lì in poi sarà tutto in salita, una lunga e stancante salita di oltre 1000m di dislivello positvo in meno di 4km, piano piano si fa tutto, compreso arrivare alla fine della salita.
Ma la vista da lassù è qualcosa di inspiegabile, siamo al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo, il gruppo più famoso di tutte le dolomiti e tra le montagne più belle al mondo.
Andiamo alla ricerca di un posto dove dormire, a logica se i rifugi Cai sono ancora chiusi, (il Locatelli è uno di loro) dovrebbero esserci i famosi bivacchi invernali, il posto c’era ma era chiuso a chiave, cosa assurda!!!! Il giorno dopo ho comunicato al presidente del Cai dell’Alto Adige quello che è successo.
Unica cosa che ci rimane da fare è montare la tenda, troviamo un posto abbastanza lontano dai sentieri principali, così non diamo dell’occhio.
Ceniamo con quello che abbiamo e con una delle viste più belle che si possa immaginare; davanti le Tre Cime di Lavaredo, a sinistra il monte Paterno, a destra il Cristallo e la Croda Rossa d’Ampezzo.
Una meraviglia, che chiudere gli occhi era quasi un peccato, ma il sonno dopo un po ha preso il sopravvento, crollato in tenda.
Tanto il giorno dopo avremmo ritrovato tutto allo stesso posto.




















