da Rifugio Ospitale a Rifugio Giussani.
Notte umida come previsto, la posizione che abbiamo scelto per le tende ha una pessima esposizione a est, quindi siamo costretti ad aspettare che il sole sia bello alto per poter asciugare almeno la tenda.
Approfittiamo per andare a fare colazione, una bella fettona di torta Sacher è l’inizio migliore che si potesse avere.
Finito di mangiare andiamo a vedere le tende, per fortuna che si sono asciugate il giusto, sono le 9 e bisogna partire!!!.
La tappa di oggi corre lungo la val Travenanzes, una valle unica, in mezzo a colossi dolomitici e a fiumi cristallini.
Però prima passiamo la Val di Fanes, che ci fa scendere prima a 1300m per poi risalire fino a 1600m.
Anche questo posto è speciale per me, proprio in questa valle ho fatto la mia prima ferrata, i sentieri man mano che facevo metri diventavano come dei flashback. Molto molto intenso e allo stesso tempo malinconico, mamma mia quanto tempo è passato, almeno 16 anni, però mi ricordo tutto, dalla cascata fino alle deviazioni dei sentieri.
Finiamo la val di Fanes e ci buttiamo dentro la Travenanzes, costeggiamo un torrente fino a un cartello che diceva, a destra Malga Travenanzes a sinistra Rifugio Giussani, il Sentiero Italia andrebbe alla malga, ma noi vogliamo andare sempre più in alto, su montagne sempre più elevate, in particolare abbiamo messo gli occhi sulla Tofana di Rosez, 3225m.
Per arrivarci bisogna passare dal Rifugio, quindi andiamo a sinistra; sappiamo che oggi non c’è il tempo per andare in cima, ma intanto ci avviciniamo.
La salita verso il rifugio è verticale, infatti, sono 800m di dislivello in meno di 2 km.
Ci mettiamo ben 2.30 ore per salire, sembra tanto ma non lo è per niente, siamo andati davvero veloci.
Appena arrivati al rifugio, APERTO, vediamo che non ci sono zone per la tenda, scendere non è una soluzione accettabile, quindi chiediamo informazioni sul dormire nella struttura.
Con “soli” 55€ abbiamo letto, cena e colazione. Sappiamo che sono tanti ma una volta ogni tanto si può fare; portiamo le nostre cose nel camerone e aspettiamo l’ora di cena.
Sono le 17, bisogna attendere fino alle 19, ma stando sdraiati su un materasso il tempo vola. Si fa l’ora di scendere, un bel piatto di pasta, e della salsiccia hai ferri con patate ci aspettano, molto buoni e caldi sopratutto, siamo a 2600m e le temperature non sono molto alte, ci saranno si e no 10 gradi, bello, molto bello.
Attendiamo il tramonto per poter ammirare il Enrosadira, un fenomeno ottico per cui la maggior parte delle cime delle Dolomiti assume un colore rossastro.
Per fortuna abbiamo fortuna, e il monte Pelmo, sopra di noi diventa tutto arancione!!
Uno spettacolo incredibile.
Dopo aver visto questa magia entriamo in camerone, crolliamo in meno di 10 minuti.
Domani speriamo che il tempo sia clemente, oggi era perfetto, nemmeno una nuvola.













