TAPPA 29

Da Passo Falzarego a Arabba Inizia l’ultima tappa del Veneto, è stato, troppo veloce e allo stesso tempo ricco di emozioni. Questa giornata la vogliamo vivere a pieno, visto che per motivi vari, io e Oscar ci dividiamo. Per prima cosa, smontiamo le tende e andiamo a far rifornimento di acqua, siamo vicini al Passo Falzarego, un posto dove passeranno almeno 5000 macchine al giorno, infatti ci sono alberghi, negozi e bar. Ci fiondiamo dentro per fare colazione e per prendere qualcosa per il pranzo, ovviamente panini, due simpatiche signore ci chiedono dove andassimo con quei zaini così grossi, rimanemmo una ventina di minuti a chiacchierare con loro. Adesso però è ora di partire, il Sentiero parte in discreta salita fino ad arrivare al passo di Valparola, dove è presente un laghetto con lo stesso nome. Da qua parte un divertente sali e scendi che come vista ha il maestoso ghiacciaio della Marmolada, continuiamo con questa vista fino a metà tappa, al rifugio Pralongia, questa volta non era chiuso, ma gli mancava letteralmente il tetto, era in fase di ricostruzione; ormai, con questa, le abbiamo viste tutte, su google mette aperto e invecie è con le impalcature e senza mezzo edificio. Continuiamo il nostro giro e sempre con vari sali e scendi, lungo strade battute e sentierini nel bosco arriviamo al rifugio Cherz, tappa importante visto che da ora in poi sarà tutta discesa fino ad Arabba. Passiamo per il passo di Campolongo e dopo nemmeno 4 km notiamo i tetti delle prime case di Arabba. Cavolo abbiamo finito anche questa tappa, nemmeno il tempo di dirlo che inizia a venir giù il diluvio universale, ci ripariamo sotto la tettoia della funivia e aspettiamo che almeno rallenti. Per fortuna questi sono temporali estivi e durano poco, lasciamo gli zaini con un biglietto con scritto: ” Siamo andati a prendere delle provviste, Oscar e Michele). La spesa la si fa nell’unico alimentare, un Despar, e appena usciti ci dirigiamo di corsa dagli zaini, li riempiamo con il cibo e ritorniamo in paese per cena. Non c’è la vogliamo fare una bella pizza per festeggiare?? Certo che si, entriamo nella prima che vediamo sulla strada ci sediamo e ordiniamo. Una delle pizze migliori che abbia mai mangiato, bella spessa e allo stesso tempo croccante, veramente molto buona. Adesso però bisogna cercare un posto dove montare la tenda, torniamo alla funivia e notiamo che ci sono 4 sdrai, visto che io domani devo partire presto e Oscar non ne aveva mezza di montare su casa, decidemmo di dormire lì, uno sdraio per le gambe e uno per il corpo. Non abbiamo valutato una cosa però, il freddo della mattina; ci svegliammo con il vento freddo che batteva sulle facce, (unica zona libera dal sacco a pelo). Sono le 5.50, io ho un autobus che mi aspetta, prendo lo zaino, lo riepo con tutto, e saluto Oscar, orami eravamo come due fratelli, ma abbiamo deciso di partire da soli e continueremo su quest’onda finché non ci ribeccheremo. Ritornerò in viaggio tra 3 giorni, ripartendo da Arabba, mentre Oscar sarà già chissà dove. Ci vediamo in Alto Adige!!!!!

Ciao!!

Pubblicato da thefoodshiker

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