TAPPA 38


Giorno di riposo.
Dormire su un materasso non ha prezzo, infetti avrò dormito 10 ore tranquillamente, una goduria.
Approfitto della mattinata per visitare Bolzano, davvero molto bella,  meglio di giorno che di notte a mio avviso, si alternano piazze a viuzze affrescate, davvero curioso e piacevole.
Poi è piena di parchi, è verdissima come città, il principale corre lungo il torrente principale della città e sarà lungo almeno 2km, un polmone verde che divide la parte storica della città con quella più moderna.
Si sono fatte le 10, Sabrina mi è venuta a prendere per portarmi a Predazzo, dove incontrerò mio nipote con sua mamma, che sono venuti una settimana in campeggio.
È davvero da tanto che non li vedevo, passo la giornata con loro, e torno a Salorno con un autobus.
All’arrivo nella cittadina della Val d’Adige vengonaccolto da Giordano, uno dei soci del Cai del paese. Tra una chiacchierata e l’altra mi propone di dormire nella loro sezione, io felicissimo, visto che hanno messo diluvio questa notte.
Mi faccio scortare fino alla struttura e incominciamo a parlare del mio viaggio, del Cai del mio paese, e di quello nazionale.
Passano le ore, si fanno le 21, Giordano scappa a casa dalla moglie per cena e io mi rilasso, mangio qualcosina e mi studio la tappa di domani.

Tappa 39
Da Salorno a Bivacco prima del monte Roen.

Si riparte, oggi tappa lunga e con molto dislivello, siamo a 200m dobbiamo salire alme o a 2100m, quindi zaino in spalla e maciniamo qualche chilometro.
I primi sono tutti su asfalto tra vigne e meleti fino ad arrivare al paese di Rovere della Luna, dove faccio provviste e colazione, dopo aver salutato i vecchietti del bar, eravamo diventati amici, si inizia a salire, prima su strada sterrata fino a un area pic-nic, poi su sentierino in mezzo a boschi. Questo ultimo tratto è stato da incubo, in soli 800m sono salito di 400m di dislivello positivo. Se uno passa da li trova ancora un mio polmone ahahahah.
Finita la sofferenza si arriva in un borghetto con 4 case, Favogna, non c’è niente di interessante quindi riprendo a salire, sono già a quota 1000m, non male ma non abbastanza, sempre su sentieri arrivo alla sella Favogna, 1800m, dove inizio a percorrere la cresta della Mendola, il gruppo montuoso sopra la Val d’Adige, con vari sali e scendi, molto divertenti arrivo a un bivacco, sono le 17, sono stanco e soddisfatto del percorso fatto.
Bivacco, insomma, è un casotto di legno con un tavolo dentro, meglio che la tenda, dai.
A, sono entrato in Trentino!!

Pubblicato da thefoodshiker

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