Da Rumo a malga Palù
Svegliarsi e sapere che hai acqua calda a disposizione è come vincere alla lotteria, una delle cose più belle che ti possano capitare durante un viaggio, quindi un lavotto a pezzi e via pronti per camminare.
Oggi tappa lunga e con tantissimo dislivello, iniziamo subito con una salita di quasi 4km in mezzo al bosco per poi scendere al paese di Bresimo, dove approfitto per fare qualche acquisto di viveri. Già adesso sarei a posto, 12km fatti con 800m di dislivello positivo e 900 di negativo, ma sono solo le 11 della mattina, quindi non ho scuse, camminiamo.
Adesso inizia la parte divertente, altri 14km tutti in salita (1200m di dislivellopositivo), tra strade asfaltate e sentierini per arrivare alla malga Bordolona, (non la fine della tappa) posto davvero molto bello, incastonato alla fine della valle, circondato da montagne verdissime e da mille mucche. Decido di prendermi qualcosa da mangiare, sono le 15 e le uniche cose che hanno sono dei cannelloni con ricotta.
Ovvio che li prendo, stavo morendo di fame, ed erano davvero buonissimi.
Con il pancino pieno mi rimetto in marcia, un ultimo strappo di 400m di dislivello per arrivare al passo Palù, dove mi aspetta un vista magnifica, tutta la val di Rabbi con i suoi 3000, molto bello, a parte i nuvoloni pieni di elettricità che in meno di 5 minuti scaricano a terra un quantitativo di acqua allucinante. Inizio a correre verso il basso, ho visto le indicazioni di una malga a 30 minuti, facendo slalom tra mucche e asini arrivo alla casetta, malga Palù, dove un gentilissimo signore mi da la possibilità di entrare per asciugarmi, come si sta bene al caldino del fuoco.
Smette di piovere, ma sono già le 19, andare avanti non me la sento ( primo perché è tardi e secondo perché questa è una zona piena di orsi, che io eviterei volentieri un loro incontro alla sera) così chiedo al malgaro se posso mettere la tenda fuori nel prato davanti alla casa, lui mi guarda e mi dice: “ma io ho dei letti liberi, se vuoi puoi stare al coperto”.
Nessuna risposta fu così bella, ovviamente accetto, e dopo aver cenato insieme salgo e mi butto nel lettone. Un materasso, che meraviglia, mi sa che questa notte si dormirà davvero bene.
Tappa 43
Da Malga Temù a Malga Cercen Alta
Dormire su un materasso è sempre rilassante e ti fa partire con il buon umore, sopratutto se appena scendi le scale ti ritrovi pane, burro e marmellata tutto fatto dal malgaro. Mi rifocillo alla grande e dopo averlo salutato, si chiama Giovanni, un signore rumeno che parla diletto Trentino, uno spettacolo, parto per entrare nel cuore della Val di Rabbi, sempre con la speranza di non incontrare un orso.
A causa di brutto tempo la discesa nella valle è molto veloce e non mi godo l’incredibile panorama che mi circonda, noto però che sono entrato nel parco dello Stelvio, questo vuole dire che la fine di questa regione è molto vicina!!
Arrivo nel paesino di Rabbi, non c’è assolutamente niente, così riprendo a camminare, il Sentiero adesso è una strada forestale con con poca pendenza mi porta fino alla malga Cercen di sopra, purtroppo non ci sono paesaggi degni di racconti così mi fermo nel bivacco della Malga, sono già le 19, e mi preparo da mangiare. Domani arriverò a Pejo, e ci saranno sorprese.
















