Da Prossenicco al rifugio ANA Montemaggiore
Sveglia umida, non piove, ma grosse nuvole nere non ci danno altra previsione, smontiamo le tenda in fretta e furia e ci rechiamo al bar dell’agriturismo per poter fare scorta di panini per tre pasti, una parola tira l’altra e in un batter d’occhio si sono già fatte le 9.00, ci infiliamo gli zaini e via verso la nostra tappa, non facciamo intempo a mettere un piede in strada che rientriamo nel bar, diluvia, ci mettiamo le mantelle, adesso si che si può iniziare a camminare.
La fortuna di questa prima parte di tappa è la presenza di una strada forestale, quindi larga, senza terra, senza erba, senza radici, un piacere poterci camminare con la pioggia; ma la pacchia finisce appena termina la salita, ci troviamo a un bivio, a desta la bella strada sterrata, a sinistra una specie di sentiero che scende dritto verso la valle, secondo voi quale sarà il nostro?? E già proprio quello di sinistra, nemmeno fatti 3 metri e faccio una caduta da manuale, scivolo su un misto di terra e foglie bagnate, mi rialzo e i pantaloni hanno cambiato colore, pazienza si laveranno appena ci sarà occasione.<
Ha appena smesso di piovere quindi l’umidità è alle stelle nel sotto bosco, tutti bagnati di sudore iniziamo, passo dopo passo la tortuosa salita. La prima parte è nella vegetazione più fitta, ma man mano che si saliva gli alberi facevano spazio a incredibili visuali sui monte circostanti e su un gruppetto di camosci.
La tortura per fortuna finisce in “sole” 3 ore, ora ci aspetta la parte divertente, dei sali e scendi lungo la cresta che portano fino alla cima più alta della zona, il monte Lausciovizza 1620msl.
A causa delle nubi fitte salite in poco tempo (sembrava di essere sull’Appennino modenese), la visuale non era delle migliori, peccato!!!
Salutata la cima ci aspetta solo un altro chilometro per arrivare alla nostra meta, un sentiero tutto bello battuto ci riporta a 1458msl dove si trova un “rifugio”, lo metto tra virgolette perché ha, si, la struttura di un rifugio ma ora come ora è un bivacco enorme, con quasi 10 posti letto, cucina, stufa, il tutto su due piani. Un vero e proprio lusso!!!
Approfittiamo di questa struttura per far prendere aria alle nostre tende e alle mantelle ancora umide dalla pioggia grazie alla presenza di una stanza con fili destinati all’apprendimento di cose.
Questa struttura è un insieme di stanze, a volte chiuse a chiave, vuote con il parquet se no piene di qualunque sporcizia.
Per fortuna lo stanzone dove si dorme non è messo così male come la cucina.
I posti letto non mancano, così ci prendiamo due brandine, ci sistemiamo per la notte, e ceniamo con i panini presi alla mattina. Sono solo le 21 ma gli occhi si chiudono, domani ci aspetta un altra bella tappa, con salite e discese.
Notte