TAPPA 56

Da Barzio a Esino Lario

Il diluvio è passato, quindi si può ritornare
in cammino. Oggi direzione Grigna!!!
Un piccolo gruppo di montagne dove sono nati i grandissimi Ragni di Lecco, un’associazione alpinistica afferente alla sezione di Lecco del Club Alpino Italiano. I suoi membri sono riconoscibili per il caratteristico maglione rosso che riporta sul braccio sinistro il simbolo del ragno a sette zampe.
Il primo tratto del percorso è prevalentemente su asfalto, molto noioso e poco interessante, ma almeno si viaggia veloce, e passo svelto e sicuro arrivo alla base della Grigna Settentrionale, la cima più alta di tutto il gruppo, a causa della pessima segnaletica sbaglio percorso e mi ritrovo sul sentiero invernale, un muro di erba dritto e ripidissimo, che arriva fino alla cresta della montagna, la fortuna è che non ero da solo, anche altri avevano sbagliato percorso.
Il panorama è spaventosamente bello, per la prima volta vedo gli immensi 4000 svizzeri, in particolare il Dhom che con i suoi 4545m è la settima montagna di tutte le alpi, e poi spostandosi un po più a sinistra spunta lui il Monte Rosa, il secondo gruppo montuoso italiano, una meraviglia, ho la pelle d’oca. Camminando lungo la cresta arrivo fino in cima alla Grigna a 2417m, sono in cima al mondo, sotto di me il lago di Como, a sud gli appennini ( casa mia), a est le Orobie e lo Stelvio e a nord e a ovest i 4000.
Starei ore ad ammirare questo panorama, ma la discesa è lunga e impegnativa, quindi via andiamo giù. Con una serie di catene e cordini sparsi arrivo al rifugio Cainallo dove mi riempo di acqua e riprendo a camminare.
La discesa termina a Esino Lario, un ridente paesino a due passi dal lago di Como; ho deciso di fermarmi qua perché sicuro che vicino al lago sarebbe stato difficile e abbastanza vietato montare una tenda. Trovo un bello spiazzo nel boschetto e monto il tutto.
Domani giornata tranquillla.

Tappa 57
Da Esino Lario a casa di Laura 15km da Como

Notte umida, la tenda è abbastanza bagnata all’esterno così decido di aspettare il sole per farla asciugare un pelo, ma passano quasi 2 ore e non si vede nemmeno un raggio così impacchetto il tutto e mi metto in cammino. Una passeggiata tranquilla su un vecchio sentiero ciottolato mi porta alle prime case di Varenna, meta turistica del lago di Como. Da qui si prende il battello per andare dall’altra parte, la barca è piena di gente, tutti vestiti eleganti e super profumati, e poi ci sono io, vestito da pellegrino con vestiti sporchi e con un odore pungente, non buono assolutamente visto che sono ormai 15 giorni che non vedo acqua calda. Non mi fido tanti problemi, mi siedo e piano piano intorno a me si fa il vuoto, il mio odore non piace a queste persone eleganti e raffinato, meglio così ho più spazio per lo zaino.
Durante il tragitto perdo il conto delle fermate, sarei dovuto scendere alla seconda ma così non è stato, decido quindi di scendere alla prossima banchina dalla parte sinistra del lago.
Svarco in questo bel paesotto e insieme a me scende una famiglia, incuriositi dal mio zaino iniziano a farmi le classiche domande è mi propongono un letto e una doccia, io non so cosa dire, grazie è sempre troppo poco per un gesto del genere, divento piano piano sempre più rosso e non riesco a dire niente, la signora notando la mia reazione mi lascia il suo numero di telefono e mi dice che appena finisco di camminare li chiamo e loro mi vengono a prendere.
Sono super felice, vorrei abbracciarli ma so che faccio davvero puzza🤣🤣. Li ringrazio dal profondo del cuore, prendo il numero e inizio a camminare.
Dopo qualche ora sento il telefono squillare, sono loro che mi chiedono dove sia, ovviamente ero in mezzo al nulla, li mio la posizione e mi dicono che sono vicinissimo alla loro casa, in meno di 30 minuti li raggiungo. Arrivo in questo paesotto che non ricordo il nome e mi vengono incontro Laura e suo marito, mi accompagnano in casa e via sotto la doccia. Che sensazione pazzesca la cosa piu bella di tutte!!!!
Bello docciato e vestito di pulito li raggiungo per la cena, hanno organizzato una specie di festa con amici e così in un batter d’occhio mi ritrovo circondato da comaschi super curiosi del mio viaggio. Passiamo una fantastica serata, veramente bella, però la stanchezza arriva per tutti e verso le 24 sono costretto a salutare tutti, sarei resto con loro ancora ma gli occhi mi si chiudevano.
Non vi ho detto, ho una camera tutta per me, fantastico!!!!! Mi butto sul letto, è da Pejo che non ne vedevo uno, e crollo in un secondo.

Tappa 58

Da casetta di Laura a Como

Dormire su un materasso vero è un sogno, ti alzi e sei tutto rilassato e senza dolori strani, una cosa a cui non sono più abituato. Raggiungo Laura e suo marito per la colazione, una tavola imbandita di tantissime cose, uno spettacolo. Non so da dove iniziare!!! Con la pancia piena e con un fagotto di cose da mangiare lungo il Sentiero saluto questa fantastica famiglia e riprendo a camminare. Dopo qualche chilometro giungo al monumento e alla tomba di Alessando Volta. Per chi non lo conoscesse è stato un chimico e fisico italiano, inventore del primo generatore elettrico mai realizzato, la pila, e scopritore del gas metano. Uno che ha cambiato il mondo in poche parole. Resto un bel po di tempo davanti al monumento, ma ricordo che devo arrivare a Como, non so quanto manca quindi andiamo!!! In relata mancavano davvero pochi chilometri si e no 10, ma in questo tratto di strada ricevo una chiamata importante, è Graziella una amica di mia mamma e madre di un mio grandissimo amico conosciuto al mare, quando eravamo piccoli. Mi fa una proposta davvero allettante, mi invita a casa loro per cena e per dormire, due notti di fila ospitato, ma cos’è, ho vinto alla lotteria??? Super felice gli dico di si e ci diamo appuntamento nel tardo pomeriggio a Como. Arrivo in città verso le 12, decido che oggi lo passo come turista, Como è davvero molto bella e piccola, la si gira tutta ( il centro storico) in meno di un ora, ha davvero tante cose da mostrare, a partire dal lungo lago, al museo di Volta (ovviamente chiuso), alle terme romane e alla cattedrale più maestosa che abbia mai visto, (non sono mai andato a Roma). Davvero molto molto bella. Passano le ore e verso le 18 mi avvio verso il punto stabilito per il mio recupero. Si avvicina a me una macchina grigia e scende proprio lei, la Graziella di Milano (chiamata così per il posto dove abita, anche se non è Milano ma Monza). Ci salutiamo con un grande abbraccio e poi mi fa salire in macchina, saluto anche suo marito Marco e via che si parte. La loro casa dista solo 20 minuti di macchina da Como, e quindi in pochissimo tempo siamo sotto il loro palazzo. Mi fanno salire e mi dicono di prepararmi perché saremmo andati fuori a cena, bello perché ho davvero fame😅. Mi portano a mangiare della carne buonissima e passiamo una bellissima serata. Rincasiamo verso le 23 e ci salutiamonper la notte, mi fanno accomodare nella camera di loro figlio Matteo dove c’è un letto in più, purtroppo lui è a lavoro, spero di vederlo domani mattina, è davvero da tanti anni che non ci vediamo, almeno 8.

Pubblicato da thefoodshiker

Benvenuti nel mio mondo!! Un blog dedicato al trekking e al cibo. 2 mondi molto lontani, ma estremamente affascinanti se li si combina insieme! Aiutami in questo viaggio