TAPPA 11

Da Resia a Bivacco Elio Marussic.


Dormire in un letto, con il riscaldamento, dopo aver fatto una doccia calda è il sogno di chiunque viaggia, ma come si sa i sogni non durano per sempre, infatti il nostro è finito alle 7 della mattina, appena abbiamo messo piede fuori dalla foresteria del Parche delle Pre Alpi Giulie.
La tappa di oggi è esaltante, si arriva per la prima volta a 2000m e si conquistano le prime Alpi, il monte Canin per l’esattezza.
Con la voglia di salire sempre più in alto iniziamona camminare, inizialmente su asfalto per un paio di chilometri, poi deviamo verso il bosco, un sentierino ci porta a ridosso del fiume e di nuovo su asfalto, i primi 6km sono tutti un mix così,  bosco-strada-bosco-strada fino a Stolvizza, ultimo centro abitato della val Resia. Approfittiamo di un bar per prendere un caffè, un panino per il pranzo e qualche biscotto per merenda; con la caffeina nel sangue ci spingiamo fino alla fine della strada, dove incontriamo, nel verso opposto del nostro, un ragazzo con uno zaino grande come i nostri, fermarlo è d’obbligo, e iniziamo a parlare, è austriaco e la notte passata ha dormito nel bivacco dovre arriveremo questo pomeriggio, ci ha ragguagliati sulla situazione neve, (si anche in Friuli la trovo) e ci ha salutati con un grandissimo sorriso.<br>Entriamo per la terza volta nel bosco, ma questa l’ultima visto che ci aspettano 6km di alberi per arrivare a quota 1400m, (l’ultimo paese era a 500m di altezza).
Iniziamo la salita, questa non è devastante come le.altre, forse perché siamo elettrizzati di arrivare sulle vere montagne, di preciso non lo so, ma i primi 600m di dislivello li mangiamo in meno di un’ora e mezza.
Anche se siamo partiti abbastanza presto lo stomaco chiede cibo, sono solo le 12 ma alla fame non si comanda, troviamo una bellissima casetta con panche e un portico dove ci sistemiamo per il pranzo. Il panino va giù così come me e Oscar, schiacciamo un pisolino di 30 minuti e via, carichi come molle per continuare a salire.
La salita nel bosco continua per altri 500m di dislivello, questa volta meno ripida, e in un batter d’occhio arriviamo a l’ultimo albero, da lì in poi solo cespugli ed erba.
Con l’uscita dal bosco si apre davanti ai nostri occhi una vista incredibile, l’immenso monte Canin, che con i sui 2570m è tra le cime più alte delle Alpi Giulie italiane, bello bello bello.
Gli ultimi 700m di dislivello li percorriamo tutti con gli occhi verso l’alto, paesaggi alpini e nubi che danzano in cielo, nubi nere piene di acqua, che ci incentivano ad accelerare il passo visto che stavano per bagnarci. Voliamo sui sassi e arriviamo a sella Grubia, al nostro arrivo troviamo ad aspettarci una coppia di stambecchi, non ne avevo mai visti prima, che animali possenti!!!
Salutati i nostri nuovi amici ci avviamo verso la metà di oggi, il bivacco Elio Marussich.
Una casetta verde in mezzo alle rocce, con all’interno il classico tavolo con panche, i letti (9) con i materassi e un generatore di corrente, una rarità in una struttura di altissima montagna, che super sorpresa.
Facciamo in tempo ad entrare che fuori inizia a venire giù il diluvio, la speranza è quella.che smetta il prima possibile per non far ammorbidire la neve presente intorno al rifugio e sul sentiero di domani.
Neveeeee, sempre bella vederla, anche in estate. Almeno qua non è abbondante come in Sardegna e in Sicilia.
Ci sistemiamo nel bivacco, una partitina a carte (anche loro presenti nella struttura), cena e via a letto, è presto ma non ci sono alternative.
La tappa di oggi è stata per ora la più dura, con 1600m di dislivello positivo in pochi chilometri, più si va in alto più le distanze calano e le altezze si fanno sempre più interessanti!!!

Pubblicato da thefoodshiker

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